Imperfezioni

Un secolo fa Eugenio Montale trovò i segni del male di vivere - che tanto insidiava l’uomo occidentale - nel “rivo strozzato che gorgoglia” o “nell’incartocciarsi della foglia”. In questo lavoro cerco di tradurre per immagini quella visione così attuale, rintracciando nelle imperfezioni del mondo naturale, colto nel suo tramontare, la perfezione di un cerchio che si chiude e riparte, e per sempre, contrapposto alle linee artificialmente perfette di tutto ciò che producono quelli che sanno, al contrario, di non essere affatto infiniti.

Metonimia

Tutte le cose hanno una funzione, uno scopo: il vaso contiene la terra, la lampada illumina, il frigorifero conserva. Ognuna ha un’identità, un modo di essere, un modo di fare, ma soprattutto si auto sostiene, non ha bisogno degli altri, vive in un mondo suo, in piena autonomia. Ad una cosa però questa volta gli suggerisco un’altra maniera di vivere: le tolgo personalità, la faccio diventare importante per il gruppo, restituendole un valore ancora più grande. Se perderà in individualismo, guadagnerà moltissimo diventando parte di un gruppo.


Rendering

Commenti

Post popolari in questo blog

La stanza obliqua

Imperfezioni

Da bambino volevo guarire i ciliegi